Ieri (Domenica 21 Luglio 2019) si sono tenute l’elezioni legislative in Ucraina, per il rinnovo dei 424 (su 450 per via della guerra in Donbass che di fatto rende impossibile lo svolgimento delle elezioni in quelle regioni), membri della Verkhovna Rada. Le elezioni si sarebbero dovute tenere verso la fine d’ottobre, ma sono state anticipate dal Presidente Volodymyr Zelens'kyj, dopo la sua elezione, per avere la maggioranza parlamentare.
La legge elettorale è di tipo misto, ovvero prevede l’assegnazione di metà seggi attraverso un sistema proporzionale con collegi plurinominali e, l’altra metà, attraverso un sistema maggioritario con collegi uninominali. Questo sistema prevede inoltre una soglia di sbarramento del 5%.
Alla fine l’affluenza è stata del 49,84%, e hanno visto come vincitore (con il 42,54%) il Partito del Presidente, chiamato “Servo del Popolo”, un Partito di tipo populista molto simile al Movimento 5 Stelle, con la differenza di essere fortemente europeista.
Sono entrati nel parlamento anche “La Piattaforma per la Vita” (13%), un partito di destra e filo-russo. “Solidarietà Europea” (8,5%) un partito liberal-conservatore di centro-destra. “Patria” (8%), un partito centrista, popolare ed europeista. “Voce” (6,5%) un partito trasversale e socioliberale.
In Ucraina sono stati dunque premiati, nonostante la guerra e i recenti episodi di corruzione del vecchio governo, i partiti europeisti, filo-occidentali e anti-Russia. Questo dunque speriamo sia un ulteriore e significativo passo per l’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea.
L.G.
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