Passa ai contenuti principali

Cosa sta succedendo in Slovenia



A inizio aprile il Državni Zbor (Assemblea Nazionale slovena) ha approvato delle norme che garantiscono poteri speciali al governo del premier Janez Janša per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Una delle novità introdotte prevede che ora tutte le leggi emergenziali relative ai settori della difesa e della sicurezza nazionale, o alla reazione a calamità naturali, avranno effetto immediato, aggirando de facto il controllo delle opposizioni parlamentari e non solo visto, che il parlamento ha anche vietato alle persone che si vogliono opporre a ciò, di ritardare la legislazione sulla crisi generata dal Coronavirus, tramite referendum. Intanto il Governo ha aumentato le spese militari (ma non quelle per i servizi sanitari), ciò suggerisce una militarizzazione del Paese come risposta alla crisi.

In poco più di un mese dalla sua nomina a Primo Ministro, il nuovo Premier ha sostituito i dirigenti pubblici che occupavano cariche di primo piano con suoi fedelissimi, ottenendo rapidamente la gestione di alcuni apparati statali, come quello della sicurezza. Ha inoltre alzato gli stipendi di Ministri e Segretari di Stato, motivando il provvedimento come necessario a "premiare i maggiori sforzi" a cui i funzionari sono ora sottoposti in questo fase di crisi. Secondo numerosi osservatori, simili manovre servono a fare tabula rasa degli elementi ostili a Janša presenti nell’amministrazione e ricompensare la fedeltà dei suoi uomini. Tutto ciò sarebbe il preludio alla ”orbanizzazione” del Paese. Come il Primo Ministro ungherese Viktor Orbán, infatti, Janša ha approfittato della pandemia per "sospendere" la Democrazia nel proprio Paese. 

Il Premier sloveno condivide, infatti, molte posizioni con il suo collega ungherese. Entrambi hanno costruito dei muri sul confine per respingere i migranti, hanno sospeso Schengen e si oppongono strenuamente da anni perchè nessun piano di ripartizione dei rifugiati venga approvato dal Consiglio Europeo. Entrambi fanno spesso uso di una retorica contro le minoranze e anti-UE, anche se, in realtà, l'economia dei loro Paesi si basa soprattutto sui fondi europei per lo sviluppo.

Il rapporto tra i due è così stretto che Orbán, non solo partecipa hai congressi nazionali del SDS (Partito Democratico Sloveno) il partito del Premier sloveno, ma ha anche fatto comprare i mass media più importanti della Slovenia da alcuni oligarchi a lui vicini (non vi sorprendete, questa prassi è diventata abituale in Ungheria negli ultimi anni) e da allora questi giornali sostengono fedelmente il Premier sloveno e il suo SDS, di questo ne avevo già parlato in precedenza (https://rivoluzioneliberalpopolare.blogspot.com/2020/02/le-manovre-di-orban-contro-lue.html). Molti giornalisti sloveni hanno denunciato l'accaduto con una lettera al Consiglio Europeo, ma l'appello è caduto nel vuoto.

In fine, entrambi per avere le spalle ben coperte hanno deciso di far parte del Partito Popolare Europeo. Janša ha anche detto che la SDS abbandonerà il PPE se Fidesz venisse cacciato... a mio modesto avviso il Premier sloveno ci ha dato un altro buon motivo per farlo.

 L.G.




Commenti

Post popolari in questo blog

Rivoluzione di Luglio

Era il 29 Dicembre 2008 quando la " Grande Alleanza " riuscì a vincere le elezioni generali in Bangladesh , interrompendo così il Governo di Begum Khaleda Zia e del suo " Partito Nazionalista ", che è stata alla guida del Paese del Sud-Est asiatico per 10 anni. Dal quel momento la carica di Primo Ministro fu ricoperta, ininterrottamente, da Sheikh Hasina  Wazed, che aveva già governato (con risultati molto modesti) dal 1996 al 2001. Questa vittoria fu possibile perché Hasina riuscì a riunire sotto la sua guida ben 11 Partiti politici provenienti da storie e ideologie molto diverse tra loro. Hasina riuscì per la prima volta a unire: Partiti di Sinistra (storicamente all'opposizione dei nazionalisti di Zia) come il " Partito Nazional Socialista ", i Partiti islamici come la " Lega del Popolo " (il Partito della stessa Hasina) e anche populisti nostalgici della vecchia dittatura militare degli anni '80 come il " Partito Nazionale ...

Polveriera Libano

Negli ultimi mesi il  Libano  è, purtroppo, balzato agli onori della cronaca mondiale per il coinvolgimento diretto e in misura sempre più importante, di  Hezbollah  nella  guerra israelopalestinese . Gli attacchi del gruppo terroristico contro  Israele , infatti, sono già costati diversi morti e feriti anche tra i civili e secondo molti esperti in materia se ciò dovesse continuare il  Governo  israeliano sarebbe costretto a intervenire militarmente nel territorio libanese per cercare di rimuovere quest'ennesima grave minaccia alla sua popolazione. Il pieno coinvolgimento nel conflitto, contro una grande potenza della regione, potrebbe essere fatale per questo piccolo Stato del  Medio-Oriente , che già da anni soffre di una grave instabilità politica ed economica.  Le recenti difficoltà del Libano sono iniziate nel  2019  con la grave crisi di liquidità che ha colpito il sistema bancario del Paese. A causa delle politiche scell...

ASSASSINO!

  L'invasione militare dell' Ucraina è solo l'ultimo degli efferati e sanguinosi crimini di guerra commessi da Vladimir Putin . Dal 1999, anno in cui l'ex agente del KGB ha preso il potere, diversi oppositori tra politici, imprenditori, giornalisti, ecc... sono morti in circostatnze sospette e molti altri sono stati incarcerati dopo processi farsa. Il caso che fece più clamore fu quello dell'avvelenamento di Anna Politkovskaya , la giornalista di Novaya Gazeta (giornale molto critico nei confronti del Cremlino ) che da anni denunciava la brutale repressione dell'esercito russo in Cecenia e le violazioni dei diritti umani. Il primo settembre era in viaggio in aereo perchè era stata chiamata a mediare su una crisi degli ostaggi a Beslan , ma dopo aver bevuto un tè datole a bordo venne improvvisamente colpita da un malore e perse conoscenza. L’aereo fu costretto a tornare indietro per permettere un suo immediato ricovero. La giornalista sopravvisse, ma d...